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Le foto che accompagnano le ricette sono scattate da me e servono ad illustrare passaggi e risultato. Leggere le notizie riportate sul DISCLAIMER nel caso le voleste utilizzare. Grazie!

mercoledì 7 dicembre 2016

a tavola con ...stile

Immagine presa dal blog raccontidalpassato.wordpress.com


L'invito a colazione, a pranzo o a cena non rappresenta più come un tempo un impegno molto formale, ciò non toglie che, pur con una certa libertà, sia importante seguire alcune norme.
Ma se si ha l'avvertenza di organizzarsi in precedenza stabilendo una precisa linea di comportamento, allora tutto diventa più semplice e si risolve con una maggiore agilità. Eviteremo anche di doverci alzare continuamente da tavola, con enorme sollievo degli ospiti che sono sempre molto infastiditi dal continuo agitarsi della padrona di casa. Tutti si ricordano con piacere di un pranzo riposante e ben servito, mentre nessuno si diverte ad una riunione piena di pretese e male organizzata.

L'APERITIVO
L'offrire un aperitivo potrebbe sembrare la cosa più semplice del mondo, eppure quando gli ospiti sono arrivati, ci si accorge sempre di avere dimenticato qualcosa. Bisogna quindi preparare tutto con un po' di anticipo, non trascurando alcune avvertenze di base:

  • il portaghiaccio, con ghiaccio abbondante, deve essere sempre a portata di mano
  • non dimenticare gli analcolici per chi non sopporta l'alcool
  •  i salatini o le patatine o qualche stuzzichino sono indispensabili per rompere il digiuno ed evitare che l'alcool faccia effetto a stomaco vuoto
  • non dimenticare il limone o l'arancio ben lavati e con l'apposito coltellino, per chi non può fare a meno della scorzetta
  • se l'aperitivo prevede una mistura o cocktail non dimenticare lo shaker ed i bicchieri adatti
  • l'aperitivo desse essere sempre freschissimo ad esclusione del porto, dello sherry e del madera
  • il ghiaccio non è sempre gradito a tutti, informarsene prima di versare l'aperitivo
  • non dimenticare la bottiglietta di succo di pomodoro per gli amanti di questa bevanda e gli opportuni ingredienti per condirla: limone, woncester sauce, pepe e sale.
I POSTI
Ad ogni commensale dovrà essere lasciato il giusto spazio per muoversi, quindi dovranno essere sistemati non troppo vicini, né troppo lontani gli uni dagli altri.
Le regole fondamentali per la distribuzione dei posti non sono molte e si accentrano sul posto da destinarsi alla persona più autorevole, che deve essere quello sempre al centro del gruppo ed in migliore posizione. Le stesse regole valgono se gli ospiti sono anche parenti, cosa che purtroppo molto spesso viene dimenticata. Mai mettere moglie e marito vicino, cercare di non affiancare più di due signore e, comunque, se uomini e donne non sono in proporzione cercare di alternarli tra loro il meglio possibile.
Cercare di non mettere i bambini a tavola con i grandi. Preparare un tavolo dedicato e, se possibile, farli mangiare prima ed occuparli poi con la televisione o i giochi.
Ma alla base di tutto è sempre indispensabile l'accortezza di non invitare ospiti in numero tale da non potersi occupare di tutti con la dovuta attenzione.

LA TAVOLA
L'apparecchiatura della tavola deve essere fatta in modo ordinato, senza mai dimenticare le norme generali del buon gusto e di rispetto della buona ospitalità.

Immagine presa dal blog iltovaglioloasinistra.blogspot.com

tovaglia e tovaglioli
L'abitudine di stendere sotto alla tovaglia il classico mollettone è valida non solo per preservare il piano del tavolo dagli eventuali inconvenienti del calore o delle macchie, ma anche per conferire al tatto un gradevole e gradito senso di morbidezza.Superfluo dire che la scelta della tovaglia deve essere improntata, anche se oggi si usa molto "il colorato", alla maggiore sobrietà per non dare alla tavola un tono di chiassoso disordine.

I tovaglioli, di medie dimensioni, piegati in quattro, saranno posti alla sinistra del piatto o sul piatto stesso.

i piatti
Un solo piatto piano sarà apparecchiato inizialmente per ogni commensale, dove verrà consumato l'antipasto o il primo se si tratterà di una pastasciutta o risotto, oppure servirà di base per i piatti fondi che verranno distribuiti prima di servire una eventuale minestra in brodo.

Sulla sinistra sopra le posate sarà disposto il piattino per il burro, con il coltellino appoggiato sopra trasversalmente.

fonte Letizia Bortoluzzi - cena di Natale

le posate
E' inutile mettere sulla tavola tutte le posate che saranno necessarie, è anzi consigliabile metterne meno che più, benché non esista una regola fissa. Vi sono però dei servizi che costituiscono un vero e proprio elemento decorativo e perciò la scelta è lasciata al buon gusto della padrona di casa.
Comunque le posate devono essere sempre disposte in ordine d'uso:

sulla destra, incominciamo dall'esterno e andando verso l'interno, saranno disposti: il cucchiaio ed i coltelli, prima quello dell'antipasto o quello da pesce e poi quello della carne;

sulla sinistra, sempre partendo dall'esterno, saranno allineate le varie forchette in abbinamento con i coltelli.

Se nel pranzo sono previsti piatti particolari: ostriche, lumache, asparagi, sarà bene disporre delle apposite posate. Per i formaggi molli sarà sufficiente dare il solo coltellino.
Solo nei pranzi meno importanti si potranno disporre le posate da frutta sulla tavola, in questo caso la forchetta, con le punte rivolte verso l'alto ed il manico a sinistra, sarà posta sopra il coltellino con l'impugnatura verso destra ed il filo della lama verso il piatto.
Le posate da dessert verranno sempre presentate sul piattino da dessert.
Le posate saranno sostituite di volta in volta, contemporaneamente ai piatti.

i bicchieri
I bicchieri devono essere ordinati partendo dal centro: sopra il piatto sarà posto quello da acqua seguito, in linea diagonale verso la punta del coltello più interno, da quello del vino rosso e quello del vino bianco, mentre in linea con quello da acqua sarà predisposto sulla destra il bicchiere per lo spumante.


In un pranzo più intimo ci si potrà limitare a due soli bicchieri: quello per l'acqua e quello per il vino.

fonte Letizia Bortoluzzi

spargipepe e saliere con relative spatoline dovranno essere distribuiti in modo che ogni commensale possa servirsene con facilità.

il pane sarà posto a sinistra di ogni coperto: un panino o una fetta di pane casereccio, mentre quello di scorta sarà tenuto in un cestino a parte.

i posaceneri rappresentano un accorgimento di cui è bene non preoccuparsi, è anzi molto importante non incoraggiare la maleducazione di chi vuol fumare durante il pranzo.

IL SERVIZIO
In mancanza di personale di servizio, sarà opportuno che la padrona di casa disponga di un carrello accanto a sè. Sarà lei ad iniziare, senza alzarsi, il giro dei piatti invitando l'ospite più importante a servirsi e la successione continuerà con l'interessamento di ogni uomo verso la signora a lui vicino. Il vino è compito esclusivo del padrone di casa.

fonte Letizia Bortoluzzi
IL MENU' 
Quando si hanno ospiti a pranzo è giusto mostrare fantasia nella preparazione dei cibi, ma occorre farlo con molto giudizio poiché l'esotismo, il troppo elaborato, può anche essere poco gradito e quindi controproducente, a meno che non si avverta prima di quale particolare impronta avrà il pranzo.
Occorre non dimenticare che ci sono persone con gusti molto diversi tra loro e spesso incompatibili ed in genere è buona regola che un menù non sia mai pesante.
Importante infine, la scelta dei vini, ma ne parleremo in altro post.
A fine di un pranzo importante il caffè non verrà mai servito a tavola, ma in salotto unitamente ai liquori. Quando si ricevono familiari o amici intimi, potrà essere servito a tavola dopo che sarà stato tolto tutto il superfluo.

CONSIGLI PARTICOLARI
Il consommé deve essere servito nell'apposita tazza con due manici appoggiata nel suo piattino di servizio. Il cucchiaio sarà usato per assaggiare e mescolare il liquido, che sarà invece consumato direttamente dalla tazza. Al termine dell'uso il cucchiaio sarà appoggiato nel piattino sottostante.

L'uovo fritto sarà servito nel tegamino in cui è stato cotto. In qualsiasi modo è cotto l'uovo, sia sodo sia a frittata, non va mai tagliato con il coltello ma con la sola forchetta.

Per i frutti di mare l'unica posata ammessa è la forchetta delle ostriche, che serve per staccarli dalle valve. I frutti più piccoli potranno poi essere presi con le dita ad una estremità delle conchiglie e portati direttamente alla bocca.

Il pesce di media grandezza viene servito intero ad ogni commensale che dovrà consumarlo nel modo più corretto con le apposite posate. Si taglia la testa e la coda e la si appoggerà su un lato del piatto; si staccherà il primo filetto e lo si mangia, si solleva poi con la forchetta la lisca centrale e aiutandosi con il coltello si toglie e si appoggia sul lato del piatto assieme alla testa.

Il caviale si serve sempre con le fettine di pane arrostito a parte. Per consumarlo si spalma uno strato leggerissimo di burro prima del caviale. Le fettine si portano alla bocca con le mani.

I pompelmi vanno serviti tagliati a metà e con gli spicchi già staccati, posti in una coppa semisferica appoggiata sul piattino da frutta. Si porterà contemporaneamente la zuccheriera, ogni commensale inzucchererà il pompelmo a suo piacimento e lo consumerà portando gli spicchi alla bocca con il cucchiaino.



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