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giovedì 19 maggio 2016

Cinghiale in umido


Ho toccato quasi il mezzo secolo e da quando ho memoria, pochi punti sono ben delineati nella mia crescita. Provengo da una famiglia di allevatori di mucche e pecore. Coltivatori di grano, orzo e lenticchie (tradizione portata avanti tutt'oggi da mio cugino con la famosa lenticchia di Rascino prodotto agroalimentare tradizionale). Pescatori, fungaioli, tartufari e cacciatori. Sono cresciuta accompagnata dai sapori "forti" della cacciagione, del latte appena munto e del tartufo grattato sulle pietanze.
Ormai sono una cittadina e non mi capita più di cucinare giornalmente ciò che non viene acquistato in un supermercato. Ma se ciò accade lo cucino con la passione di un tempo.

Ingredienti per 4 persone:
1 kg circa di carne di cinghiale
1 spicchio di aglio
1 cipolla
olio evo
sale
rosmarino
vino rosso

Il giorno prima (se si è acquistato il cinghiale di allevamento nei supermercati) o due giorni prima (se trattiamo cinghiale proveniente da cacciagione) mettere il cinghiale, tagliato a pezzi, a bagno in acqua fredda. Cambiare spesso l'acqua per permettere alla carne di perdere il sapore di "selvatico".
Far cuocere il cinghiale in una capiente pentola per qualche minuto. Si formerà un po' di acqua. Gettarla via e rimettere la pentola sul fornello.  Far imbiondire la cipolla e lo spicchio di aglio in olio evo. Unire la carne e condire con sale, pepe e rosmarino. Dopo una decina di minuti rimuovere lo spicchio di aglio e sfumare con il vino.
Lasciare cuocere a pentola coperta per un'oretta, aggiungendo dell'acqua se asciuga troppo.
Servire ben caldo.




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